Come aprire una parafarmacia
DESCRIZIONE
Grazie alla liberalizzazione della legge Bersani del 2006, i medicinali da banco possono essere venduti anche al di fuori delle farmacie, in negozi dedicati soprannominati parafarmacie; negozi che se per ora non possono ancora vendere farmaci di fascia C, possono tuttavia offrire una vasta gamma di circa 4.000 prodotti, tra cui integratori, articoli per l’igiene orale e per l’infanzia, articoli sanitari e alimenti per allergici.
Per dare avvio a una parafarmacia, la scelta del locale è fondamentale. Occorre avere una grande visibilità ed essere in una zona di forte passaggio, meglio se in una posizione lontana dalle farmacie.
La burocrazia è piuttosto agevole. La legge impone la presenza all’interno del punto vendita di un farmacista iscritto all’albo, che deve essere garantito per l’intera giornata lavorativa. Per quello che concerne l’apertura, invece, è necessario comunicarne l’inizio con l’apposita modulistica all’Ufficio Commercio del Comune, nonchè all’Aifa, al Ministero della Salute, all’Assessorato della Salute della Regione e all’Ordine dei Farmacisti, e richiedere il Codice Unico per la tracciabilità del farmaco al Ministero della Salute (si può chiedere anche on-line all’indirizzo web).
Capitolo investimenti. Con una superficie di 80 mq occorrono almeno 100 mila euro, di cui 70 mila per il magazzino e 30 mila per gli arredi, cui bisogna aggiungerne circa 30 mila l’anno per costi fissi quali affitti, utenze, autorizzazioni, permessi e software.Il fatturato medio con queste caratteristiche e nell’ipotesi di due persone in negozio, dovrebbe aggirarsi intorno ai 250 mila euro annui.
Fonte:http://www.comeaprire.it/aprire-parafarmacia/
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